Ingredienti
- 450 gr farina
- 4 uova + 2 albumi per la meringa
- 250 gr zucchero + altri 250gr per la meringa
- 170 gr di burro (in alternativa metà burro e metà olio)
- 100 gr mandorle macinate
- 75 gr alchermes
- 40 gr rum
- 1/2 limone spremuto + 1 cucchiaino per la meringa
- 1 cartina e 1/2 di lievito per dolci
- 1 pizzico di sale
Procedimento
- Sbattere il tuorlo di 4 uova con lo zucchero a lungo fino a creare una sorta di zabaione. Unire a parte l’alchemens e il rum.
- Aggiungere al composto di tuorlo e zucchero il burro sciolto in precedenza a bagnomaria e ormai freddo, mescolare, unire la farina setacciata alternandola ai liquori, per ultimo unire il succo di limone, le mandorle macinate e il lievito setacciato, mescolare bene.
- Montare 4 albumi ben fermi ed unirli al composto con attenzione, mescolando dal basso verso l’alto.
- Riscaldare il forno a 170° per una decina di minuti, nel frattempo imburrare e poi infarinare una teglia con forma a ciambella.
- Versare il composto nella teglia ed infornare a 150° per circa 25-30 min.
Nel frattempo preparare la meringa:
- Mettere un pentolino con 2 albumi, 250 gr zucchero, 1 pizzico di sale e 1 cucchiaino di limone a bagnomaria. Prendere il frullatore e frullare gli ingredienti direttamente nel pentolino, piano, per 3-4 minuti finchè la crema non si rassoda bene.
- Togliere il dolce dal forno e abbassare la temperatura a circa 50°, spalmare il bianco sopra il dolce, versare le codette.
- Alzare la temperatura del forno a 100°, infornare il dolce coperto di meringa e lasciarlo li circa 15minuti, controllando con attenzione che la meringa non si scurisca.
Togliere dal forno e mangiare 😀
DA WIKIPEDIA:
L’alchèrmes (dall’arabo القرمز, al-qirmiz, che significa cocciniglia e che è utile a indicare il color cremisi, il cui termine deriva anch’esso dalla stessa parola) è un liquore italiano usato per dolci e preparazioni di vario genere.
I suoi ingredienti sono: alcol etilico, zucchero, acqua, cannella in stecche, cocciniglia, chiodi di garofano, cardamomo.
- Anticamente in Sicilia questo liquore chiamato “Archemisi” veniva utilizzato contro i “vermi da spavento” ossia, quando ad esempio un bambino cadeva in preda alla paura per un determinato evento i nonni si premuravano di dargliene un cucchiaio o due (dipendeva dal grado di spavento…) per esorcizzare la paura. Queste curiose convinzioni popolari sopravvivono attualmente in alcune zone della Campania[senza fonte] prova ne sia che l’espressione partenopea “Aggio fatt’e vierme” significa “Mi sono spaventato molto”.
- A Firenze l’alchermes veniva preparato dai frati di Santa Maria Novella. Era un liquore molto amato dalla famiglia Medici e infatti in Francia era chiamato “liquore dei Medici”.